Skip to main content

Buongiorno a tutti cari lettori! Oggi siamo qui per sensibilizzarvi e rendervi consapevoli rispetto ad un discorso davvero molto delicato e importante, ma di cui spesso si ignora l’esistenza o si evita di parlarne al fine di non incappare in disagi e imbarazzi. Ma di cosa stiamo parlando?

Giugno è il mese mondiale della consapevolezza dell’infertilità: Maia è qui per spiegarvi di cosa si tratta e quali sono i principali fattori che causano questa condizione, sia per gli uomini che per le donne.

Quando si Parla di Infertilità?

L’infertilità è, innanzitutto, un sintomo dietro cui possono celarsi cause molto diverse: ciò sta a significare che nell’organismo dell’uomo, della donna o di entrambi sta succedendo qualcosa che va ad impedire il concepimento.

Parliamo di infertilità quando in una coppia sussiste l’assenza di concepimento dopo almeno un anno di rapporti sessuali liberi e regolari.

Inoltre, si possono distinguere un’infertilità primaria, se si verifica in assenza di precedenti gravidanze, e secondaria, se emerge dopo una o più gravidanze.

Perciò parlare di infertilità non è sinonimo di sterilità: solo per gli specifici casi in cui il concepimento è totalmente impossibile si utilizza questo termine, mentre parliamo di subfertilità per i casi in cui la probabilità di concepire è ridotta, ma diversa da zero; in questo caso ci si affida al valore dell’indice di fecondità, ossia, per una coppia, un valore che indica la probabilità di concepimento al mese. Per fare un esempio, nelle coppie giovani e sane questo valore è stimato in media intorno al 20%.

L’incidenza, per uomo e donna, è ugualmente comune, pertanto, è fondamentale che entrambi si sottopongano ai test necessari per individuare la causa del misfatto.

In caso di infertilità, vi incoraggiamo a non sentirvi soli ed isolati: non lo siete! Questo fenomeno può colpire circa 1 coppia su 7, per cui ricordate che non siete abbandonati a voi stessi: piuttosto, cercate di creare una rete di supporto e un rapporto pieno di sostegno con chi, come voi, si trova in questa condizione.

Perchè Rapporti Sessuali Liberi e Regolari?

Indubbiamente, vi è una stretta relazione tra numero di rapporti e probabilità di concepimento: maggiore è il numero, minore sarà la durata della ricerca. Nonostante il dibattito sia ancora acceso, ricordiamo che secondo gli studi disponibili vi è un comune accordo secondo cui il giorno con maggior probabilità di gravidanza non sia il giorno dell’ovulazione, bensì i giorni che lo precedono: questo in virtù del fatto che gli spermatozoi possono sopravvivere fino a 5 giorni in vagina, così che nel momento in cui l’ovocita viene liberato si trova già circondato da un ambiente ricco di spermatozoi.

Dal punto di vista della qualità del liquido seminale, è prassi consigliare rapporti a giorni alterni per tutta la durata del periodo fertile, di modo che i giorni di astinenza consentano una totale ripresa della qualità.

Quali Sono le Cause dell'Infertilità Femminile?

Sicuramente esistono cause e fattori di rischio plurimi che possono andare ad intaccare la fertilità: nella donna, le principali cause sono rappresentate da problemi inerenti l’apparato riproduttore e le secrezioni ormonali:

  • Problemi di natura ginecologica: questi, principalmente, vanno ad influenzare la morfologia, beanza e “ospitalità” della cavità uterina. Per esempio, aderenze intrauterine (dovute a stati infiammatori o operazioni chirurgiche come le isteroscopie operative), fibromi endocavitari, polipi, infiammazioni croniche e adenomiosi sono alcune delle principali cause;
  • Problemi a livello tubarico: si intende una condizione, principalmente di tipo ostruttivo, per cui l’ovocita non riesce a passare dall’ovaio alla cavità uterina per mancanza di pervietà dei canali tubarici a qualsiasi livello. Alcune cause di questa condizione possono essere la patologia infiammatoria pelvica (PID), l’endometriosi o, anche in questo caso, alcuni interventi chirurgici;
  • Problemi di natura ovulatoria: in questo caso, il problema sta al clou del discorso, per cui quindi è proprio l’ovulazione stessa a non avvenire. Perché? Le cause possono essere varie, partendo dallo stress, fino ad arrivare alla policistosi ovarica (PCOS) o altre anomalie di tipo ormonale.

Quali Sono le Cause dell'Infertilità Maschile?

Le principali cause nell’uomo sono da ricercarsi nella qualità del liquido spermatico, che può essere normale (normospermia) oppure anomala (dispermia). La qualità del seme, tuttavia, non è un parametro costante, in quanto in continua produzione: il riscontro di due successive valutazioni all’esame seminale di un quadro di azoospermia (assenza di spermatozoi) o oligospermia (quantitativo insufficiente) consente di diagnosticare uno status di infertilità.

Parliamo quindi di:

  • Quantità: se l’eiaculato è <1,5 mL parliamo di ipoposia, se >6mL di iperposia;
  • Concentrazione: se il liquido spermatico contiene meno di 12 milioni di spermatozoi per mL, può non essere sufficiente per il concepimento. Parliamo quindi i oligospermia, o addirittura di criptozoospermia se <1 mln/mL;
  • Motilità ridotta: gli spermatozoi possono essere troppo lenti per arrivare all’ovocita e fecondarlo; parliamo di motilità progressiva di tipo a (rapida), tipo b (lenta), tipo c (motilità in situ) e immobilità;
  • Morfologia: le cellule possono avere divetti morfologici che vanno ad impedire la fecondazione, si parla di teratospermia.

Le cause più comuni di infertilità maschile sono ancora oggi poco chiare, ma tra queste individuiamo:

  • Varicocele (25-35%)
  • Cause genetiche (20-25%)
  • Infezioni (10-12%)
  • Criptorchidismo (8-10%)
  • Cause ostruttive (5-8%)
  • Cause endocrine (2-5%)
  • Infertiltà idiopatica (30-40%)

Fattori di Rischio

In molti casi la ragione rimane ignota, ma tuttavia permane una approfondita conoscenza dei fattori di rischio comuni per uomini e donne:

  • Età: questa ha un ruolo chiave nella fertilità femminile. Difatti, è una misurazione indiretta della riserva ovarica che, come noto, si riduce progressivamente con l’avanzare dell’età. In media, la fertilità va a ridursi significativamente dopo i 37 anni;
  • Fumo di sigaretta: nell’uomo riduce conentrazione, motilità, morfologia e danneggia il DNA degli spermatozoi; nella donna, invece, altera la fase luteale e l’ambiente intrafollicolare, aumenta lo spessore della zona pellucida e anticipa l’avvento della menopausa di 1-4 anni;
  • Abuso di alcool;
  • Obesità;
  • Stress;
  • Abuso di caffeina (ancora in studio);
  • Malattie sessualmente trasmesse: tra queste, gonorrea e clamidia;
  • Chemioterapia o radioterapia;
  • Esposizione a agenti chimici;
  • Dieta scarsa qualità.

Come si può notare, la maggior parte di questi sono correggibili, per cui è dovere del medico affrontare la problematica e di donne e uomini aumentare la compliance per il miglioramento delle condizioni a favore della fertilità. Infatti, in alcuni casi è possibile ripristinare la fertilità eliminando i fattori di rischio che la influenzavano.

Altre volte, invece, occorre intervenire con trattamenti medici, chirurgie endoscopiche o PMA (tecniche di procreazione medicalmente assistita), che variano a seconda dell’approccio scelto per la risoluzione del problema. La miglior scelta è quella di affidarsi ad uno specialista esperto.

Maia spera di avervi resi più consapevoli rispetto a questa condizione e vi invita a fare qualsiasi domanda se aveste qualche dubbio!

 

A presto, Maia

 

Credits:

Leave a Reply