Bentornati sui questi schermi! In questo primo articolo del 2020 ci sbizzarriamo tornando a scoprire insieme l’anatomia di una parte del corpo ancora oggi piena di mistero: abbiamo parlato di vulva, pavimento pelvico e ora tocca… all’imene! Questa membrana è oggetto di discussione sempre attuale: ci si chiede spesso dove e come sia – più fuori, più dentro, più spesso, più sottile – e sicuramente l’argomentazione più trattata è la sua correlazione con la verginità.
Ma quindi, come è fatto questo imene? Dov’è? È direttamente correlato alla verginità? Scopriamolo insieme!
Ma Cos'è?
L’imene è un setto di membrana mucosa che sovrasta o ricopre parzialmente la parte più distale (quindi più esterna) della vagina, separando così il vestibolo (che abbiamo visto essere lo spazio compreso tra le piccole labbra) dal canale vaginale propriamente detto. Si presenta in maniera simile ad una piccola piega ed è rivestito internamente da un epitelio simile a quello vaginale, mentre esternamente è composto da sottilissima epidermide: nel mezzo troviamo un tessuto irrorato da vasi sanguigni e terminazioni nervose ricco di fibre elastiche.
CURIOSITA’: la parola “imene” deriva infatti dal greco “hymén” che significa proprio “pelle, membrana”; Hymen è anche il nome del dio greco degli sponsali, forse motivo per cui questa parte del corpo è stata legata alla verginità, pensando al matrimonio, alla sacralità.
Tuttavia, nel corpo umano sembra che questa membrana non svolga alcuna funzione fisiologica specifica, tanto che in alcune donne l’imene può presentarsi inesistente o poco sviluppato: propriamente, separando vestibolo e vagina, ne segnala la diversa origine embriologica. Come ogni altra parte del corpo può comunque cambiare nel tempo, tendenzialmente atrofizzandosi con l’età, ed assume caratteristiche differenti da donna a donna.
La Diversità
Ogni donna è diversa, ogni imene è diverso: abbiamo detto essere ricco di fibre elastiche, tanto che nelle donne in cui questo tessuto è più rappresentato, per esempio, l’imene può essere tanto elastico da non lacerarsi al momento del coito, mantenendo la sua integrità, per rompersi magari solo al momento del parto; in altre, al contrario, potrebbe essere tanto fibroso da rendere impossibile la penetrazione. Insomma, l’imene assume caratteristiche sempre diverse e può mostrarsi più o meno elastico, più o meno spesso, più o meno rosato, più o meno innervato e, udite udite, non ha sempre la stessa forma!
Come è Fatto?
Proprio perché le sue caratteristiche cambiano da donna a donna, sono state individuate tante diverse sue conformazioni: quelle che a tutti vengono illustrate più di sovente sono le più comuni, ossia quella anulare e a mezzaluna, ma ne esistono molte di più! Vediamole insieme:
- SEMILUNARE: l’imene assume una forma a mezzaluna con la concavità rivolta verso l’alto. Il “dorso” della luna poggia quindi sul vestibolo vaginale: questo margine può occupare diverse porzioni dell’orifizio vulvo-vaginale (metà, due terzi, tre quarti);
- ANULARE (o circolare): la membrana è attraversata da un foro (orifizio imeneale) che ne occupa il centro oppure è localizzato in un punto più o meno eccentrico;
- IMENE LABIATO: la membrana emerge dalle due pareti laterali e nel mezzo rimane un’apertura allungata diretta in senso verticale o orizzontale;
- CRIBROSO: questa forma è abbastanza rara ed è composta da una membrana ricca di numerose piccole fenditure lungo tutta la superficie;
- FIMBRIATO: in questa conformazione particolare l’orifizio imeneale si presenta con una forma stellata, irregolare, che ci ricorda le fimbrie tubariche;
- BIFENESTRATO: la membrana presenta due fenditure maggiori sulla sua superficie;
- TRIFENESTRATO: la membrana presenta tre fenditure maggiori sulla sua superficie;
- MICROPERFORATO: la membrana imeneale presenta una fenditura di entità minima;
- IMPERFORATO: la membrana imeneale non presenta alcuna apertura, per cui non esiste passaggio tra il canale vaginale e l’esterno. Questa è un’evenienza rara e rappresenta una patologia di tipo medico: solitamente ci si accorge di questa condizione alla comparsa dei primi cicli mestruali, dove la donna prova dolori ciclici senza perdita di sangue e spesso, se non si corregge prima, si incorre nella formazione di un ematocolpo – ossia l’accumulo di sangue in vagina. Questa condizione più essere facilmente risolvibile con un piccolo intervento chiamato imenectomia, una piccola incisione che permette di creare un’apertura nella membrana imeneale.
Imene e Verginità
Viste le caratteristiche sempre diverse, è facile capire da soli come non sia possibile collegare il concetto di verginità alla semplice presenza o assenza di questa membrana.
Dato che l’imene non è una membrana occludente ma presenta un’apertura, non è nemmeno qualcosa che può rompersi alla prima penetrazione, che sia un pene, un dito, un assorbente interno; è invece possibile che il tessuto, più fibroso, possa lacerarsi, causando qualche piccola perdita di sangue, ma non è detto che la membrana porti traccia di ciò, vista la sua elasticità: proprio per questo motivo la penetrazione può essere completamente irrilevante dal punto di vista anatomico! Infatti, non è che dopo la prima penetrazione l’imene scompaia: se è molto elastico mantiene la sua forma, se si lacera guarisce rapidamente e può non lasciare traccia. La vera grande modificazione è quella indotta dal passaggio del feto nel canale vaginale dopo il primo parto, dove si ha l’estensione maggiore della membrana che lascia dopo il suo passaggio parti di imene cicatrizzate chiamate caruncole imeneali.
Come vi abbiamo raccontato in un nostro post, la verginità non è una membrana: è qualcosa a cui solo noi, singole individualità, possiamo dare un valore e un significato.
Proprio per tutti questi motivi anche l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha detto basta al virginity testing, ossia una visita vaginale che possa dire se, osservando l’imene, la donna sia vergine o meno: tutto questo va contro i diritti umani di donne e ragazze e non ha alcun fondamento scientifico!
Spero che questo articolo – un po’ lungo forse – vi possa essere utile! Trovate altre info sul concetto di verginità anche sui nostri social e, se avete domande, non esitate a chiedere!
A presto, Maia
Credits:
*pics courtesy of the internet