Bentornati amici e amiche di Maia, anche in questo articolo vogliamo parlarvi di prevenzione: questa volta è in relazione alla salute dei neonati, perciò attenzione!
Non si tratta di un argomento leggero o facile da affrontare, ma è sicuramente di estrema importanza ed è per questo motivo che abbiamo deciso di dedicarvi un articolo: conoscete la SIDS? Continuate a leggere per scoprire di cosa si tratta e soprattutto come si previene.
Che Cos'è la SIDS
La morte in culla, o morte improvvisa del lattante, è scientificamente conosciuta come SIDS (Sudden Infant Death Syndrome) oppure SUDI (Sudden Unexpected Death in Infancy) e consiste nella morte di un neonato o di un infante che avviene dopo il primo mese dalla nascita ed entro l’anno di vita senza diagnosi di causa nota anche dopo un’approfondita indagine, la revisione della storia clinica e l’autopsia. Non esistono dati nazionali sulla sua incidenza, ma è stimata intorno allo 0,5 per mille, con picco tra i 2 e i 4 mesi d’età. Pertanto, la prevenzione della SIDS è di fondamentale importanza e costituisce un’assoluta priorità in termini di salute pubblica.
La Prevenzione
La prevenzione della SIDS viene messa in atto mediante diversi semplici comportamenti che sono stati evidenziati come in grado di ridurne l’incidenza: si tratta di piccoli accorgimenti che sono stati validati come in grado di portare ad un netto declino nel numero di casi con una facile applicabilità. La diffusione di queste misure di prevenzione è e deve essere massiva, visti i risultati, e proprio per questo motivo Maia è qui per parlarvene. Scopriamo insieme di cosa si tratta!
La Nanna
Per ridurre il rischio di soffocamento o di SIDS è rilevante l’attenzione alla nanna sicura, a partire dalla posizione del neonato durante il sonno:
- è opportuno mettere a letto il neonato supino, quindi con la schiena poggiata sul lettino e a pancia in su;
- assicurarsi che il materasso sia solido (non eccessivamente soffice) e si adatti comodamente alla culla senza lasciare buchi/aree di vuoto intorno ai bordi;
- letti ad acqua, cuscini imbottiti, divani e sedie non sono adeguati né sicuri per la nanna dei vostri cuccioli, mentre è opportuno riporli nel lettino o nella culla;
- I letti/culle per lattanti devono essere conformi ai requisiti di sicurezza previsti dalla legge italiana in accordo alle norme europee
- non è raccomandato l’utilizzo del cuscino;
- il bambino deve essere posizionato con i piedi che toccano il fondo della culla o comunque in modo che non possa scivolare sotto le coperte;
- le traversine impermeabili poste al di sotto come protezione e le copertine devono essere ben adese per evitare che liberandosi possano soffocare il neonato;
- non fasciare il neonato troppo stretto;
- lasciare e il viso libero;
- anche l’ambiente intorno al bambino sia libero, perciò meglio evitare di lasciarvi giochi, peluche o paracolpi (per evitare il pericolo di ingestione di corpi estranei);
- per quanto riguarda il bed-sharing (ossia dormire nello stesso letto con il neonato) non è indicato come sicuro, in quanto aumenta il rischio di SIDS: per la sua sicurezza è meglio dorma vicino a te ma non con
Il Fumo
L’ambiente intorno al bambino deve essere libero dal fumo: non si deve fumare e soprattutto bisogna evitare che altri fumino in casa o negli ambienti circostanti il lattante; anche il fumo materno in gravidanza aumenta in maniera significativa il rischio di SIDS.
L’attenzione alla posizione nel sonno e l’ambiente libero dal fumo hanno contribuito a ridurre in maniera significativa il numero di morti bianche negli ultimi 20 anni!
Il Ciuccio
L’uso del succhiotto durante il sonno può essere protettivo nei confronti della SIDS, ovviamente secondo alcune condizioni:
- va proposto al neonato dopo il primo mese di vita, in quanto il suo utilizzo può interferire con l’allattamento al seno: la suzione del succhiotto o della tettarella è infatti completamente differente da quella della mammella e potrebbe fare da interferente. In questo periodo non solo si instaurano il legame mamma bambino e il processo di lattazione, ma anche la calibrazione tra richiesta e produzione di latte materno;
- l’uso del succhiotto va sospeso possibilmente entro l’anno di vita, per evitare disturbi della dentizione;
- se il neonato lo rifiuta, non va forzato;
- non utilizzare sostanze edulcoranti per invogliarlo alla suzione.
Ricordiamo inoltre che allattare al seno, ove possibile, ha il potere di proteggere dalle infezioni e riduce anche il rischio di SIDS fino al 70%, soprattutto se esclusivo: tra le spiegazioni più accreditate troviamo quella relativa all’alta digeribilità del latte materno. Portando a piccoli risvegli notturni, impedisce al neonato di cadere in un sonno più profondo, quello nel quale la sindrome si manifesta più di frequente.
La Temperatura
Il neonato non deve mai trovarsi in un ambiente eccessivamente caldo, per evitare l’ipertermia neonatale:
- la temperatura ambientale deve essere mantenuta intorno ai 20 °C;
- il neonato non deve essere coperto in maniera eccessiva (che possa portare a sudorazione) da coperte e vestiti;
- non mettere la culla vicino al termosifone;
- se il neonato è troppo caldo, si possono togliere cappellino e guantini o lasciarlo sotto una singola coperta o lenzuolo; evitare di rimuovere tutte le coperte, i vestiti o di fare il bagno per rinfrescarlo perché un’eccessiva e rapida perdita di calore potrebbe causare uno shock.
Questi piccoli accorgimenti dovrebbero sempre essere messi in atto! Si tratta di semplici comportamenti in grado di ridurre il rischio di morte improvvisa che tutti possiamo attuare per il bene dei nostri figli e di quelli altrui. Tutte le indicazioni che vi abbiamo fornito possono essere ritrovate anche sulle normative di riferimento (che trovate anche sul sito del Ministero della Salute) e riassunte nell’opuscolo “Per loro è meglio”:
- Legge n.31 – 02 febbraio 2006 – Disciplina del riscontro diagnostico sulle vittime della sindrome della morte improvvisa del lattante (SIDS) e di morte inaspettata del feto
- Decreto ministeriale – 21 dicembre 2007 – Criteri di individuazione dei Centri di riferimento per il riscontro diagnostico sulle vittime della sindrome della morte improvvisa del lattante (SIDS) e di morte inaspettata del feto
- Decreto 07 ottobre 2014 – Protocolli diagnostici nei casi della morte improvvisa infantile e della morte inaspettata del feto
Maia spera di essere stata chiara ed esaustiva, oltre che utile! Vi raccomandiamo di seguire con attenzione le indicazioni che vi abbiamo riportato e di approfondire qualora foste interessati.
A presto, Maia
Credits:
- Fern R. Hauck, John M. D. Thompson, Kawai O. Tanabe, Rachel Y. Moon, Mechtild M. Vennemann (2011). Breastfeeding and Reduced Risk of Sudden Infant Death Syndrome: A Meta-analysis. Pediatrics.
- Pairman, S., Pincombe, J., Thorogood, C., Tracy, S. (2015). Midwifery. Preparation for practice. Elsevier.
- Ministero della Salute, SIDS