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Ciao a tutti gli studenti, i professionisti e i curiosi che sono finiti a leggere questo articolo: capiamoci, avete sbagliato a cliccare o anche voi ogni tanto vi sentite un po’ persi nella ricerca di letteratura aggiornata ed evidence based? Parlando soprattutto agli studenti, a volte succede anche a voi che i vostri professori o le ostetriche comincino a parlare per sigle e acronimi senza farvi più capire nulla? “Allora ragazzi oggi metteremo a confronto le voci di ACOG, RCOG e NICE, che dite?” – e da qui le facce da pesce lesso di chi pensa di aver sbagliato pianeta. Ecco, non disperate, ci siamo passate anche noi: è come andare in bicicletta, prima o poi si impara. E noi siamo qui per aiutarvi!

Cercavate una guida for dummies sull’utilizzo delle linee guida? Eccola qui, in due paroline facili facili.

Cos'è una Linea Guida?

Ma di cosa stiamo parlando? Una linea guida è un documento che contiene una serie di raccomandazioni validate e sviluppate in maniera sistematica a partire da conoscenze che si rinnovano costantemente per rimanere più aggiornate possibile: il loro scopo è quello di garantire un elevato standard di qualità delle indicazioni fornite e di conseguenza rendere appropriato un determinato comportamento.

In parole spicce? È una collezione di evidenze scientifiche valide e aggiornate che permette a chi vi fa riferimento di erogare un’assistenza riconosciuta come ottimale dalla maggior parte degli enti in circolazione. È legge? No. È opportuno seguirle? Assolutamente sì.

Questo perché il tipo di assistenza descritto e auspicato è quello più appropriato: tuttavia, è ovvio che ogni struttura o azienda sanitaria che sia decida a quali linee guida fare riferimento e quanto a fondo, stipulando in base a questa scelta ognuna il proprio protocollo. E questo, per chi dipende dalla struttura in questione, non deve essere violato o disatteso, nonostante qualche volta possa scontrarsi coi più recenti aggiornamenti dell’evidenza scientifica.

Quali Linee Guida

Vi starete chiedendo se esista un unico enorme manuale delle linee guida da cui attingere: purtroppo no, anche perché questi documenti vengono redatti in nazioni e continenti diversi.

Allora esistono linee guida diverse per tutti? Anche questo diciamo che è un ni, perché alla fine ognuno si riferisce ad una o all’altra linea guida, sottinteso che siano allo stesso livello sulla piramide delle evidenze.

Vogliamo però sorprendervi affermando che, una volta entrati nel mondo delle linee guida, verrete a conoscenza del fatto che ne esistono per qualsiasi professione, ambito e argomento!

A questo punto la fatidica domanda: quali sono le linee guida di riferimento per le ostetriche? Scopriamolo insieme.

Linee Guida per le Ostetriche

Anche nel nostro “territorio” professionale esistono diverse voci che propongono evidenze scientifiche aggiornate a cui possiamo appellarci: tra queste troviamo documenti neozelandesi, inglesi, americani e molti altri. Da quello che Maia ha potuto toccare con mano, proprio i suddetti sono i paesi che partoriscono i documenti più famosi e accreditati. Tra questi, vi indichiamo:

Anche in Italia abbiamo dei punti di riferimento, come SIGO (Società Italiana di Ostetricia e Ginecologia), SLOG (Società Lombarda di Ostetricia e Ginecologia), SIEOG (Società Italiana di Ecografia Ostetrica e Ginecologica), AOGOI (Associazione Ostetrici Ginecologici Ospedalieri Italiani) e, ovviamente, il Ministero della Salute.

Maia spera di avervi fatto da salvagente in questo tuffo nel mare delle linee guida! Per qualsiasi domanda o curiosità non esitate a commentare qui sotto o a scriverci tramite l’apposito form.

 

A presto, Maia

 

*click on the pink links for the guidelines!

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