Maia continua a parlarvi dei metodi contraccettivi di tipo ormonale: in questo articolo parleremo della fantomatica pillola, proprio quella per cui molte di voi hanno una sveglia dedicata sul telefono! Siete sicure di sapere come funziona? Sapete quali tipi di pillola esistono? Se volete spolverarvi la memoria o scoprirlo, continuate la lettura!
Pillola Estroprogestinica
Contiene due ormoni di sintesi (estrogeno e progesterone) sia in forma combinata che sequenziale, nel primo caso infatti ogni pillola del blister presenterà le stesse dosi dei due ormoni, nel secondo caso le prime pillole del blister conterranno solo estrogeni mentre quelle successive un’associazione estro-progestinica. Le varie pillole in commercio si differenziano non solo per la tipologia di estrogeni e progestinici presenti e il modo in cui sono combinati, ma anche per le modalità di assunzione (pillole da 21 giorni + 7 giorni di pausa o pillole da 28 giorni senza pausa).
Gli ormoni contenuti in questo contraccettivo hanno il compito di inibire l’ovulazione, modificare le caratteristiche chimico-fisiche del muco (ad esempio lo rendono più denso per rendere difficoltosa la penetrazione degli spermatozoi nel canale cervicale), modificare l’endometrio rendendo difficile l’annidamento. La sua efficacia contraccettiva, se assunta correttamente, è elevata, intorno al 98-99,5%.
Inoltre la pillola trova il suo utilizzo anche nel trattamento di alcune patologie che hanno causa ormonale (iperandrogenismo, endometriosi…).
Modalità d’uso: deve essere presa tutti i giorni allo stesso orario a partire dal giorno dell’inizio delle mestruazioni. Nel caso di pillole 21 giorni + 7 di pausa, ne si dovrà interrompere l’assunzione al ventunesimo giorno e attendere nei 7 giorni di pausa la comparsa delle mestruazioni; qualunque sia la durata del sanguinamento, dopo i 7 giorni di interruzione si deve ricominciare l’assunzione. Nel caso di pillole da 28 giorni, all’interno del blister stesso sono presenti 4 pillole placebo che non contengono ormoni e servono solo a rendere abituale e quotidiano il gesto dell’assunzione; in questo caso la mestruazione potrà comparire dall’inizio dell’assunzione delle pillole placebo; al termine delle pillole placebo, indipendentemente dalla durata della mestruazione, si ricomincia un nuovo blister da 28 pillole. Se ci si dimentica la pillola, è necessario assumerla entro 12 ore per garantire che l’efficacia contraccettiva permanga. Superate le 12 ore l’efficacia contraccettiva potrebbe non essere garantita, in questo caso si continua l’assunzione ma utilizzando in aggiunta un altro metodo contraccettivo, inoltre consigliamo sempre di consultare con attenzione il foglietto illustrativo e/o il proprio medico. In caso di vomito o diarrea nelle 4 ore successive all’assunzione, è necessario assumere una nuova pillola. In caso di assunzione contemporanea di altri farmaci, come antibiotici, antiepilettici, alcuni sedativi e antidolorifici, l’effetto contraccettivo potrebbe essere ridotto o annullato, quindi rivolgersi sempre al proprio medico. Non è giustificato interrompere l’assunzione della pillola di tanto in tanto per verificare la ripresa dell’ovulazione, ciò ha senso solo in presenza di condizioni patologiche che controindicano l’assunzione della pillola.
Vantaggi:
- Efficace e sicuro
- Facile utilizzo
- Riduce i sintomi della sindrome premestruale
- Riduce i sintomi delle patologie ormonali
- Riduce il rischio di malattie tiroidee e anemia
- Protettivo nello sviluppo di fibromi e cisti ovariche
Svantaggi:
- Non protegge dalle malattie sessualmente trasmesse
- Prima di assumerla è necessario consultare il ginecologo, che dovrà eseguire un’adeguata anamnesi, visita generale, ginecologica e del seno, controllo della pressione arteriosa, pap test se necessario, e potrà richiedere alcuni esami ematici, che andranno sicuramente effettuati dopo l’assunzione (glicemia, colesterolo, trigliceridi, transaminasi).
- Richiede ricetta medica
- Tende a rallentare il metabolismo (per effetto inibitorio degli ormoni contenuti sull’attività tiroidea)
- Possibile spotting nei primi 3 mesi di assunzione
- Possibile secchezza vaginale
- Possibile calo della libido
- Possibile nausea, tensione mammaria, cefalea, ritenzione idrica, seborrea, acne
- Lieve rischio di aumento delle malattie cardiovascolari
- Non si può assumere durante l’allattamento
Pillola Progestinica (Minipillola)
È composta esclusivamente da progesterone e esplica la sua azione rendendo il muco della cervice uterina non adatto alla risalita degli spermatozoi e prevenendo l’impianto dell’ovulo fecondato. La sua efficacia contraccettiva, se assunta correttamente, è lievemente inferiore a quella della pillola combinata, in circa il 97-99%.
Modalità d’uso: va assunta quotidianamente, senza interruzione e sempre alla stessa ora (in questo caso la tolleranza massima è di mezz’ora). In presenza di episodi di vomito e diarrea nelle 5 ore successive all’assunzione, è necessario assumere una nuova pillola per mantenere l’efficacia contraccettiva. Come per la pillola estro-progestinica, la sua efficacia può essere compromessa in concomitanza con alcuni farmaci.
Vantaggi:
- Può essere assunta in allattamento (e immediatamente dopo il parto)
- Non interferisce con la pressione arteriosa, coagulazione, metabolismo e colesterolo
- Non altera la libido e la lubrificazione vaginale
- Non genera tensione mammaria, ritenzione idrica
Svantaggi:
- Non protegge dalle malattie sessualmente trasmesse
- Richiede ricetta medica
- Indicata per la cura di patologie legate a deficit solo progestinici
Avendovi fornito queste informazioni, Maia spera di esservi stata utile! A questo punto sarete delle esperte in fatto di pillole, ma per quanto riguarda la contraccezione non è tutto: nel prossimo articolo vi faremo scoprire i contraccettivi transdermici e sottocutanei.
A presto, Maia